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Marco Paolini racconta I-TIGI a Gibellina – Racconto per Ustica

2001
JoleFilm, Einaudi
Italia
152 min.
Italiano
MISC.265
La strage di Ustica fu un disastro aereo avvenuto venerdì 27 giugno 1980, quando l’aereo di linea Douglas DC-9, immatricolato I-TIGI, della compagnia aerea italiana Itavia, decollato dall’Aeroporto di Bologna e diretto all’Aeroporto di Palermo, si squarciò in volo all’improvviso e scomparve in mare presso le isole tirreniche di Ustica e Ponza. Nell’evento persero la vita tutti gli 81 occupanti dell’aereo. Dopo oltre trent’anni di inchieste, molti aspetti di questo disastro, tra i quali le cause stesse, non sono ancora stati chiariti. I procedimenti giudiziari per alto tradimento intentati contro alcuni vertici militari italiani che avrebbero ostacolato le indagini si sono conclusi con la completa assoluzione degli imputati, mentre un procedimento civile (confermato in Cassazione) presso il tribunale di Palermo ha visto la condanna dei ministeri dei trasporti e della difesa al pagamento di un risarcimento ai familiari delle vittime. Le tesi dibattute sulla strage di Ustica negli anni si sono suddivise principalmente fra l’ipotesi di un coinvolgimento internazionale (in particolare francese, libico e statunitense), di un cedimento strutturale o di un attentato terroristico (un ordigno esplosivo nella toilette del velivolo), supponendo l’esistenza di un collegamento con la strage di Bologna, avvenuta soltanto 35 giorni dopo, e dal cui aeroporto era decollato l’aereo dell’Itavia.

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Marco Paolini racconta I-TIGI a Gibellina – Racconto per Ustica

2001
JoleFilm, Einaudi
Italia
152 min.
Italiano
MISC.265
La strage di Ustica fu un disastro aereo avvenuto venerdì 27 giugno 1980, quando l’aereo di linea Douglas DC-9, immatricolato I-TIGI, della compagnia aerea italiana Itavia, decollato dall’Aeroporto di Bologna e diretto all’Aeroporto di Palermo, si squarciò in volo all’improvviso e scomparve in mare presso le isole tirreniche di Ustica e Ponza. Nell’evento persero la vita tutti gli 81 occupanti dell’aereo. Dopo oltre trent’anni di inchieste, molti aspetti di questo disastro, tra i quali le cause stesse, non sono ancora stati chiariti. I procedimenti giudiziari per alto tradimento intentati contro alcuni vertici militari italiani che avrebbero ostacolato le indagini si sono conclusi con la completa assoluzione degli imputati, mentre un procedimento civile (confermato in Cassazione) presso il tribunale di Palermo ha visto la condanna dei ministeri dei trasporti e della difesa al pagamento di un risarcimento ai familiari delle vittime. Le tesi dibattute sulla strage di Ustica negli anni si sono suddivise principalmente fra l’ipotesi di un coinvolgimento internazionale (in particolare francese, libico e statunitense), di un cedimento strutturale o di un attentato terroristico (un ordigno esplosivo nella toilette del velivolo), supponendo l’esistenza di un collegamento con la strage di Bologna, avvenuta soltanto 35 giorni dopo, e dal cui aeroporto era decollato l’aereo dell’Itavia.

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La strage di Ustica fu un disastro aereo avvenuto venerdì 27 giugno 1980, quando l’aereo di linea Douglas DC-9, immatricolato I-TIGI, della compagnia aerea italiana Itavia, decollato dall’Aeroporto di Bologna e diretto all’Aeroporto di Palermo, si squarciò in volo all’improvviso e scomparve in mare presso le isole tirreniche di Ustica e Ponza. Nell’evento persero la vita tutti gli 81 occupanti dell’aereo. Dopo oltre trent’anni di inchieste, molti aspetti di questo disastro, tra i quali le cause stesse, non sono ancora stati chiariti. I procedimenti giudiziari per alto tradimento intentati contro alcuni vertici militari italiani che avrebbero ostacolato le indagini si sono conclusi con la completa assoluzione degli imputati, mentre un procedimento civile (confermato in Cassazione) presso il tribunale di Palermo ha visto la condanna dei ministeri dei trasporti e della difesa al pagamento di un risarcimento ai familiari delle vittime. Le tesi dibattute sulla strage di Ustica negli anni si sono suddivise principalmente fra l’ipotesi di un coinvolgimento internazionale (in particolare francese, libico e statunitense), di un cedimento strutturale o di un attentato terroristico (un ordigno esplosivo nella toilette del velivolo), supponendo l’esistenza di un collegamento con la strage di Bologna, avvenuta soltanto 35 giorni dopo, e dal cui aeroporto era decollato l’aereo dell’Itavia.

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