Questo documentario racconta l’avventura della cooperativa Pio la Torre che coltiva da due anni, con fatica e sacrifici, delle terre confiscate alla mafia. Per due anni la regista ha seguito i momenti salienti, i loro progetti, i sogni, i bisogni, ma anche gli inevitabili conflitti interni, gli scoraggiamenti, la necessità di fare impresa. Ma il loro lavoro tenace, la volontà di agire nella legalità, la coscienza di poter essere un esempio, sono un modo rivoluzionario per sconfiggere la mafia proprio nei territori dove prima i boss mafiosi reclutavano i loro picciotti.