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La struttura produttiva e il mercato del lavoro in provincia di Bergamo

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Una fotografia del presente e le dinamiche della crisi dal 2009 al 2020 nella provincia di Bergamo

BiblioLavoro, assieme alle Unioni Sindacali Territoriali, negli scorsi mesi ha messo in campo un’azione di approfondimento sul mercato del lavoro territoriale. 

La crisi economico-finanziaria del 2008-2009 ha stravolto l’assetto produttivo globale e nel 2020 il mondo intero è stato messo alla prova anche dalla pandemia da Coronavirus che ha provocato gravi danni, con conseguenze ancora da valutare. Basandosi su un’ampia mole di dati forniti dall’Istat, la ricerca ha lo scopo di indagare e analizzare l’evoluzione della struttura produttiva e del mercato del lavoro in provincia di Bergamo; non solo: l’indagine offre anche l’opportunità di osservare i mutamenti che hanno caratterizzato gli ultimi quattordici anni nel territorio considerato.

La ricerca, legando lo sviluppo del sistema produttivo e del mercato del lavoro della provincia bergamasca, vuole fornire una fotografia della situazione attuale, ponendo particolare attenzione a temi contemporanei di importanza vitale, quali l’occupazione femminile, l’inattività e il lavoro giovanile, e la crescente precarizzazione del mondo del lavoro. Essa è composta di cinque parti, sviluppatesi secondo lo schema corrente:

1) Nella prima parte della ricerca, utilizzando i dati dell’Istat, vengono presi in esame i principali indicatori del mercato del lavoro e la loro dinamica dal 2009 al 2019. In questo ambito vengono analizzati, anche con riferimento al dato medio regionale, la dinamica delle forze di lavoro, degli inattivi, degli occupati e delle persone in cerca di occupazione.

2) Successivamente, sempre sulla base dei dati Istat, viene proposta una nota di aggiornamento sulla evoluzione del mercato del lavoro nel 2020, confrontando i dati del 2019 con quelli del 2020, con riferimento agli occupati, ai disoccupati e alle persone inattive.

3) Nella terza parte della ricerca viene dedicata particolare attenzione alla lettura dei dati di flusso, basati sulle comunicazioni obbligatorie che le imprese, sia pubbliche sia private, sono tenute a inviare ai Centri per l’Impiego. In questa parte sono considerate, con riferimento ai dati dell’ultimo sessennio 2015-2020, le pratiche di avviamento al lavoro distinte per genere, per cittadinanza, per settore di attività economica, per classi di età e rispetto alle modalità di lavoro e tipologia di contratto; è possibile scaricare questo documento presente in allegato.

4) Viene poi analizzata nel dettaglio la struttura produttiva della provincia di Bergamo, attraverso l’osservazione della dinamica delle imprese attive dal 2009 al 2020 consentita dai dati di Infocamere. Anche in questo caso si propone un aggiornamento considerando anche, per il 2020, la natalità e mortalità delle imprese per divisione di attività economica; anche questo documento è scaricabile ed è presente in allegato.

5) Infine, le tre note aggiuntive che compongono la quinta parte presentano alcuni approfondimenti che colmano alcuni limiti presenti nella fonte statistiche (Istat) utilizzata nelle parti sul mercato del lavoro e sono riferite, in particolare:

● ad un confronto sulle fonti statistiche relative alla quantificazione dell’occupazione in agricoltura;

● ad una stima della dimensione occupazione nelle pubbliche amministrazioni;

● ad alcuni dati estratti dall’Osservatorio sui lavoratori dipendenti e indipendenti dell’Inps.

A corredo della ricerca sono proposte, nella parte finale, delle note di lettura e di interpretazione delle principali fonti statistiche sul mercato del lavoro.

In allegato, oltre alla ricerca completa, si possono scaricare anche i materiali aggiuntivi riguardanti l’analisi dei dati Istat relativi alle imprese, alle unità locali e ai relativi addetti con il dettaglio dei lavoratori dipendenti”.

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