C
a
r
i
c
a
m
e
n
t
o
Close
svg

Osservatorio su Salute e Sicurezza nei luoghi di lavoro del territorio bresciano

svgShare
no image

Cisl Brescia, in sinergia con le Federazioni territoriali, e BiblioLavoro hanno presentato il 9 aprile 2024, in occasione di una conferenza stampa presso la Cisl bresciana, il primo Osservatorio su Salute e Sicurezza nei luoghi di lavoro.

 

Questo progetto nasce a seguito dei dati emersi sul tema della salute e sicurezza nel lavoro sul territorio bresciano nel 2023, da cui emerge una situazione drammatica. Brescia si trova infatti al centro di una situazione particolarmente allarmante, in quanto nel 2023 la provincia si è posizionata al 25º posto in Italia per incidenza di morti sul lavoro, con 38 vittime, dato che la colloca in cima alla lista delle province lombarde più colpite. Anche nel 2024, i numeri continuano a destare allarme, con un aumento del 16,7% degli infortuni rispetto all’anno precedente nei mesi di gennaio e febbraio. 

 

 

È proprio con il proposito di lanciare un campanello di allarme e dare una svolta a questa situazione, che nasce il progetto. Di fronte a questo scenario, l’Osservatorio Cisl si è posto l’obiettivo di coinvolgere direttamente i lavoratori, dando loro parola, per comprendere le loro opinioni e necessità in materia di salute e sicurezza attraverso un questionario che ha coinvolto 1.045 lavoratori iscritti, provenienti da tutti i settori occupazionali. 

 

 

Alcuni dati:

Uno dei risultati più preoccupanti emersi dalla ricerca è stata la scarsa conoscenza dei concetti di base legati alla salute e sicurezza. Metà dei lavoratori non comprende infatti il concetto di “rischio”, mentre il 40% non conosce la nozione di “pericolo”. La mancanza di formazione risulta inoltre evidente, con oltre il 40% dei lavoratori che non ha eseguito programmi di addestramento su salute e sicurezza, particolarmente nelle micro e piccole imprese, dove il dato cresce sensibilmente. 

I lavoratori identificano negli eccessivi ritmi di lavoro (circa il 38%), nelle distrazioni legate alle molteplici mansioni (33,3%) e la mancanza di strumentazione adeguata (22,5%) i principali fattori di rischio. Tuttavia, molti lamentano anche la mancanza di manutenzione degli ambienti e delle attrezzature, oltre che la mancata fornitura di strumenti fondamentali come i DPI, che spesso non vengono né forniti (8,2%) né cambiati dopo usura o scadenza (17,1%), con i lavoratori che si trovano anche in diversi casi costretti a comprarli autonomamente (26%).

 

I lavoratori hanno in mente come migliorare la situazione in materia di salute e sicurezza: Oltre alla richiesta di insegnare i temi della salute e sicurezza sin dalla scuola (65,3%), richiedono maggiori investimenti tecnologici (62,8%), maggiore chiarezza sulle figure a cui rivolgersi (54,4%) e pene più severe per chi non dovesse seguire le regole (54,1%).

La proposta di legge relativa alla partecipazione nel lavoro, promossa dalla CISL, emerge come un’opportunità concreta per migliorare la sicurezza sul lavoro. Questa, declinata nelle sue forme di partecipazione gestionale, organizzativa e consultiva dei lavoratori è considerata infatti fondamentale per prevenire gli infortuni sul lavoro da circa il 68% dei lavoratori. 

 

 

Per consultare la ricerca clicca sotto.

svg svg